“Secondo la presidente di Arpa Lombardia il riscaldamento globale non è opera umana. La maggioranza degli scienziati (non tutti, ma la maggioranza si) dice invece che è colpa dei gas serra emessi producendo e consumando. Perché non dovrei credere alla maggioranza degli scienziati?”.
Lo ha dichiarato ieri su X-Twitter il professore, economista ed ex senatore in quota Pd Carlo Cottarelli, a seguito dell’ondata di maltempo che nelle scorse ore ha provocato diversi danni nel Centro-Nord Italia.
A rispondergli per le rime, fra gli altri, è stato il professore genovese Paolo Becchi, da sempre molto critico con chi grida all’allarme del presunto riscaldamento globale, che sarebbe provocato dalle attività umane, anziché protestare contro coloro che per inattività e/o incapacità nel trovare giuste soluzioni sono realmente responsabili dei danni provocati dalle condizioni meteo.
“Galileo – ha spiegato il prof. Becchi al prof. Cottarelli – era in totale minoranza, ma aveva ragione lui. La scienza non funziona come il maggioritario”.
“In passato – ha aggiunto il prof. Becchi – se straripava un fiume l’uomo occidentale si adoperava per costruire argini più resistenti e manutenere il territorio affinché non si ripetesse. Oggi invoca il cambiamento climatico come fosse uno spirito della terra irato. Ci siamo involuti al rango di tribù animiste”.