“Un anno fa cominciava l’operazione militare speciale in Ucraina. Il Governo Meloni, come quello di Draghi, ha dichiarato il nostro sostegno a Zelensky sino alla sua vittoria. Il Governo italiano, però, dovrebbe fare anzitutto gli interessi degli italiani e questa guerra fa solo gli interessi degli Usa di Biden”.
Lo ha ribadito oggi il prof. genovese Paolo Becchi, intervenendo sul conflitto in Ucraina che è cominciato nel 2014 nelle regioni russofone e che il 24 febbraio dell’anno scorso ha visto la reazione militare della Federazione Russa alle folli politiche di espansionismo degli Usa di Biden e della Nato e agli attacchi degli ucraini nel Donbass (stimati oltre 14mila morti di cui 3400 civili uccisi nel periodo 2014-2021, fonte Onu) i quali hanno infranto gli accordi di Minsk per la pace.
“Noi vogliamo fare la guerra a Russia e Cina?” ha poi aggiunto il prof. Becchi ricordando la visita dell’altro ieri a Mosca del capo della politica estera cinese Wang Yi e la risoluzione dell’Onu a sostegno dell’Ucraina di Zelensky votata ieri a New York, dove si sono registrati 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti fra cui le potenze economiche e nucleari di India e Cina che non hanno votato contro la Russia di Putin.
“L’operazione militare speciale – ha spiegato il prof. Becchi – si sarebbe potuta concludere subito con le trattative che si erano iniziate. Ma di mezzo ci sono messi gli Stati Uniti e così esse sono fallite.
Ora è difficile pensare che Putin molli la presa. Nonostante sanzioni e armi la Russia non è entrata in serie difficoltà, anche se non era prevista una guerra lunga.
La Russia può gestire anche una guerra lunga, siamo noi europei e italiani a patire le conseguenze di una guerra che per noi non ha alcun senso.
Dobbiamo difendere la sovranità degli Stati? L’integrità territoriale? Ma è questo un principio assoluto?
Ci sarebbero nel passato molti casi da elencare in cui la sovranità degli Stati è stata messa in discussione e non abbiamo mosso un dito.
Qui il problema è che alcune regioni dell’Ucraina russofone non avendo avuto il riconoscimento della loro autonomia, hanno aderito con Referendum alla Federazione Russa. E Kiev non vuole riconoscere questo. E, purtroppo, noi neppure.
E così la guerra continua.
Lasciamo perdere la sovranità per favore. Se gli altoatesini decidessero con un referendum di aderire all’Austria, noi cosa facciamo? Gli mandiamo i carri armati e li uccidiamo tutti, commettendo le peggiori nefandezze come accaduto in Donbass?
I russi vogliono stare con i russi. I russi del Donbass vogliono stare con la Russia.
Quello che io non capisco è come sia possibile che noi che non abbiamo soldi in cassa possiamo trovare miliardi di euro da regalare agli ucraini per fare un piacere agli Usa di Biden.
No alla loro guerra e all’invio di armi al regime di Kiev. Sì alla pace”.