Secondo Bruxelles, si tratta di prepararsi anche ad “attacchi informatici o militari”. “Dobbiamo pensare in modo diverso perché le minacce sono diverse, dobbiamo pensare in grande perché anche le minacce sono più grandi”, ha dichiarato ieri la Commissaria UE per la Gestione delle crisi, la belga di origini algerine Hadja Lahbib, presentando una borsetta con il kit di sopravvivenza per le prime 72 ore destinato ai cittadini europei (dentro coltellino svizzero militare, fiammiferi, accendino, cibo e bottiglietta d’acqua ‘green’ col tappo che non si stacca).
“Sono i colpi di coda – ha commentato senza sconti il prof. genovese Paolo Becchi – di una moribonda Unione Europea, che va oltre il ridicolo.
Mentre il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin stanno cercando di sbrogliare la matassa della guerra, in Europa una Commissaria alla emergenza-guerra ci mostra la “borsa della resilienza” di cui si dovrebbe dotare ogni cittadino europeo.
Al tempo del coronavirus ci ‘insegnavano’ a lavarci le mani e a indossare la mascherina.
Ora a come mettersi l’elmetto e prepararsi per una guerra che nessuno vuole, se non i parassiti di Bruxelles messi fuori gioco dall’astuto sovranista e pragmatico pacifista Donald Trump”.
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