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Becchi: libertà di stampa o di scrivere stronzate e sputtanarti?

Prof. genovese Paolo Becchi (foto repertorio fb)

Libertà di stampa: di quale libertà stiamo parlando?

Secondo un report avallato dai soliti di sinistra e per alcuni co-finanziato dalla UE di Ursula von Der Leyen, nel nostro Paese non ci sarebbe libertà di stampa. Almeno da quando ha vinto la coalizione guidata da Giorgia Meloni.

Questa è l’ultima trovata di chi non ha argomenti per attaccare il Governo di centrodestra.

Però, in realtà, i giornalisti italiani scrivono quello che vogliono.

Hanno spinto prima alle (antidemocratiche) chiusure e quindi alla (dannosa) vaccinazione forzata anti Covid. Poi per la guerra in Ucraina a favore del regime di Kiev e in larga parte sostengono pure i massacri a Gaza.

Donald Trump e Vladimir Putin sarebbero dei criminali e Joe Biden sino a una settimana fa sarebbe stato sanissimo e in grado di fare il bis.

Se finisci nel loro tritacarne sei un uomo finito. Lo dico per esperienza personale.

Non puoi neppure criticarli i giornalisti. Perché se lo fai vuol dire che sei contro la libertà di stampa.

Non puoi difenderti perché loro possono attaccarti quando e come vogliono, ma tu non hai nessun diritto di replica, che è previsto dalla normativa italiana e, invece, di fatto viene applicato raramente da alcuni giornalisti corretti.

Ma di quale libertà stiamo parlando? Quella di scrivere stronzate e di sputtanarti? Prof. Paolo Becchi