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Becchi: mostruoso che magistrati decidano prossimo presidente della Liguria

Consiglio regionale della Liguria, presidente della giunta Giovanni Toti (foto di repertorio fb)

Il nodo è questo: l’attuale maggioranza di governo non ha un’ opposizione politica seria, si occupa di temi irrilevanti, non è insomma all’altezza, e allora la magistratura ha deciso di intervenire di nuovo e di assumere questo ruolo politico, proprio ad un mese dalle elezioni europee. Chi nega questa connessione non vuol vedere la realtà.

Si attaccano, tra l’altro, i governatori delle Regioni per mettere una pietra tombale sull’autonomia differenziata. Si attacca in particolare la Regione Liguria per favorire un cambio di governo del nostro territorio.

La segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del M5S Giuseppe Conte esultano, ma non si rendono conto che questo è da trent’anni il nostro problema. La politicizzazione della magistratura.

E non se ne esce perché nessuno ha il coraggio o la forza di tagliare quel nodo. Neppure questo governo che, con la maggioranza che ha, potrebbe fare qualsiasi cosa.

Il governatore ligure Giovanni Toti è stato messo di fronte a questa alternativa: se si dimette lo scarcerano, se non si dimette lo lasciano agli arresti domiciliari.

In entrambi i casi non potrà governare.

Toti potrà anche essere un mostro, e quello che ha detto e fatto contro i no vax non si può dimenticare, ma che ci siano elezioni regionali anticipate e che il prossimo presidente della Regione Liguria sia deciso dalla magistratura non è un segno di democrazia. Questo sì che è veramente mostruoso. Prof. Paolo Becchi