Questa corsa ad uscire da Twitter per via di Musk che lo guida merita una riflessione. X/Twitter ormai è rimasto l’unico luogo della rete libero e questo lo dobbiamo a quel genio di Elon Musk.
Certo, ora c’è anche sesso e porno e tutto quello che volete. Ma i vip di sinistra, o meglio, i radical chic non sono certo usciti per questo.
No, loro sono usciti perché su X non c’è più censura sulle idee. Insomma, tu sei libero di esprimere qualsiasi idea. Nel caso ci siano contestazioni o hai postato qualcosa di falso questo viene segnalato sotto il tuo messaggio.
Questa è libertà e corretta informazione insieme.
A chi oggi esce da X/Twitter, una volta piaceva perché bloccava persino i messaggi di Donald Trump. Questa è la verità.
A chi oggi esce da X/Twitter piaceva perché loro potevano scrivere su lockdown e vaccini anti Covid tutto quello che volevano e gli altri, invece, venivano silenziati.
E potrei fare altre decine di esempi, ma questa è la verità.
Avevo circa 40mila follower, come Musk ha comprato Twitter me ne sono ritrovato da un giorno all’altro molti di più.
E oggi navigo sui 100mila follower, posso scrivere quello che voglio senza censure e con la spunta blu, lungo quanto voglio.
L’ultimo mio post su “Tachipirina e vigile attesa” ha avuto più di settantamila visualizzazioni.
In fondo, è questo che i sinistri radical chic non sopportano: che un semplice cittadino possa far sentire il suo pensiero.
Loro difendono non la democrazia, ma solo la loro visibilità che è messa in discussione dalla rete. Perché nella rete uno vale uno e un vip è solo uno.
A questi radical chic di sinistra va infine ricordato che Barack Obama vinse le elezioni Usa grazie ai social network e fu il primo a farlo. Poi lo fece in Italia Gianroberto Casaleggio con Beppe Grillo. Oggi Donald Trump ha fatto altrettanto con Elon Musk. Prof. Paolo Becchi