Altro che vaccini anti Covid sicuri o con piccoli effetti avversi. Oggi in prima pagina il quotidiano La Verità ha riportato che l’ex ministro della Sanità Roberto Speranza (Pd-Articolo Uno) “sapeva che un effetto avverso su cinque dei vaccini anti Covid riguardava eventi gravi o addirittura decessi.
Come riferiscono gli avvocati dell’associazione che ha trascinato alla sbarra lui e Nicola Magrini, ex capo dell’Aifa, il politico l’ha ammesso candidamente davanti ai magistrati del Tribunale dei ministri.
La confessione non deve averli sconvolti granché, visto che hanno archiviato le accuse contro di lui.
Ma le cifre di cui Speranza ha dichiarato di essere consapevole non sono irrisorie: parliamo del 20% del totale dei casi riportati all’autorità di vigilanza sui medicinali, che sono solo una parte di quelli realmente verificatisi, visto che la vigilanza stessa è stata alquanto carente”.
E il quotidiano aggiunge: “Quel 20% di segnalazioni non spinse Speranza a rallentare la catena di montaggio delle iniezioni.
Nemmeno su quelle categorie anagrafiche meno vulnerabili al virus, che magari avrebbero meritato qualche approfondimento in più, prima di essere esposte a eventuali pericoli.
Men che meno i dati lo indussero a scoraggiare gli Open day” dove, tra gli altri, si vaccinò la diciottenne di Sestri Levante Camilla Canepa, deceduta a seguito dell’inoculazione del vaccino anti Covid.
“Ammettiamo per un momento che i fatti riportati dal quotidiano la Verità siano veri – ha commentato il prof. genovese Paolo Becchi – e che quindi il ministro della Sanità sapesse della pericolosità del vaccino anti Covid. Come è possibile archiviare il caso Speranza?
Un ministro, ossia Matteo Salvini, viene rinviato a giudizio e processato perché difende i confini senza fare un morto. Un altro ministro, con morti e feriti da vaccino anti Covid, ossia Roberto Speranza, non c’entra niente e i magistrati se la prendono solo con i medici (indagati dalla Procura di Genova per la morte di Camilla Canepa).
Un fiore della vita viene calpestato e la colpa è dei giardinieri che dovevano prendersi cura di quel fiore?
Una 18enne è morta a causa del vaccino anti Covid, il ministro sapeva che il vaccino era pericoloso, ma la ragazza è morta per colpa dei medici che non l’avrebbero curata bene.
In che cavolo di Paese viviamo? Sono per un giusto processo con tutte le garanzie, ma l’ex ministro Speranza va processato. Senza se e senza ma”.