Gli agenti della Polizia di Stato lunedì sera hanno arrestato una persona per maltrattamenti contro famigliari, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
Lo hanno riferito stamane i responsabili della Questura genovese, che però non hanno fornito la nazionalità né l’età della persona arrestata.
Le Volanti della Questura sono intervenute presso un appartamento di Begato, dove era stata segnalata una donna che chiedeva aiuto.
Gli agenti hanno trovato nel corridoio un uomo che urlava epiteti volgari davanti alla porta di un appartamento.
All’interno dell’alloggio, la donna era seduta sul letto e perdeva sangue dalla fronte.
La donna ha raccontato ai poliziotti che poco prima, a seguito di una banale lite, il suo compagno l’aveva colpita alla testa con un telefono cellulare.
Accompagnata presso il pronto soccorso, è stata medicata e dimessa con 7 giorni di prognosi.
La donna ha poi riferito che sin dall’inizio della convivenza più volte era stata aggredita con calci e pugni dal fidanzato, ma non aveva mai sporto nessuna denuncia.
Nell’ultimo periodo sarebbe stato particolarmente aggressivo e lunedì sera, mentre era in video chiamata con una parente, avrebbe cercato di strapparle via il telefono cellulare con forza colpendola alla fronte.
Subito dopo l’avrebbe afferrata per i capelli, trascinata in bagno e obbligata a inginocchiarsi per pulirle il viso dal sangue.
La donna avrebbe chiesto aiuto e qualcuno l’ha sentita, chiamando poi il 112 Nue.
L’arrestato, durante il tragitto verso la Questura, ha cominciato ad agitarsi urlando, insultando gli agenti e prendendo a calci le porte della Volante e il divisorio in plexiglass.
E’ stato poi trasferito e rinchiuso nel carcere di Marassi.