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Bilancio 2018 per il ciclismo su strada: Italia prima al mondo

Trentin brinda al titolo europeo

GENOVA. 24 DIC. Elia Viviani e l’ Italia del ciclismo chiudono un grande 2018: per Viviani il trionfo nella Sei Giorni di Gand (insieme al belga Keisse) è stata la ciliegina sulla torta di una stagione regale (18 vittorie, 27 podi, la classica di Amburgo, il titolo europeo su pista e quello nazionale su strada). Per l’ Italia, nettamente prima nella classifica stagionale dei successi, che sono stati ben 162 , c’è anche la soddisfazione di aver ottenuto più di cento vittorie in giro per il mondo e nei cinque continenti. Una vera perla è stato anche il titolo europeo di Glasgow ottenuto dalla nazionale di Davide Cassani con Matteo Trentin.

Nel 2018 l’Italia chiude davanti alla Francia che ha ottenuto 124 vittorie, seguono, molto più staccate, Olanda (90), Belgio (79), Spagna e Colombia (73), Australia (64), Gran Bretagna e Germania (57), mentre le altre cento nazioni seguono a grande distanza.
Anche nella classifica dei plurivittoriosi guida un azzurro: si tratta di Elia Viviani, che ha vinto quest’anno ben 18 corse ed è seguito a 14 successi da Valverde e Groenenwegwn, mentre un altro italiano è arrivato a 13 vittorie. Si tratta di Jakub Mareczko che precede Julian Alaphilippe (12). Seguono Reguigui (11 successi), Sosa (10), mentre a 9 vittorie ci sono, un altro ciclista italiano Matteo Moschetti, insieme ad Ackermann, Kwiatowsky, Demare, Gaviria e Balkan.

L’ Italia è prima anche per numero di tappe vinte nelle corse che hanno fatto la storia del ciclismo: Giro, Tour, Vuelta e Giro della Svizzera. I ciclisti italiani si sono imposti in ben undici tappe: 5 al Giro, 2 in Svizzera e 4 alla Vuelta. Solo al Tour nessun sigillo per i nostri corridori, ma abbiamo la consolazione che nessuna nazione è comunque riuscita a vince tappe in tutte e quattro le competizioni.
Dietro di noi la Francia con 9 successi (a secco al Giro, poi 3 tappe al Tour, 1 in Svizzera e 5 alla Vuelta) e la Gran Bretagna che ne ha ottenuti 8 (5 al Giro, 2 al Tour ed 1 alla Vuelta). A seguire Spagna (ferma a 6), Colombia (5), Irlanda, Stati Uniti, Australia, Olanda e Slovacchia, tutte con 4 vittorie di tappa. Seguono Danimarca (3), Slovenia, Germania e Belgio, con due e con un solo successo Svizzera, Canada, Norvegia ed Ecuador.

Certo se si guardano invece le classiche in linea monumento e le classifiche finali delle quattro corse a tappe che hanno fatto la storia la situazione è ben diversa. La Gran Bretagna ha fatto la parte del leone vincendo il Giro con Froome, il Tour con Thomas e la Vuelta con Simon Yates, mentre l’ australiano Porte ha vinto in Svizzera. Nelle corse monumento da segnalare la bella doppietta francese con Alaphilippe (Freccia Vallone) e Pinot (Lombardia), mentre Terpstra ha vinto il Fiandre, Sagan la Roubaix, Jungels la Liegi e per noi Vincenzo Nibali si era aggiudicato la prima classica del 2018 a Sanremo.

Nel Ranking mondiale Alejandro Valverde è nettamente primo con 2.888 punti, seguito da Peter Sagan (2278) e da Simon Yates (2261). ai piedi del podio c’è Elia Viviani con 2186 punti, seguito da Alaphilippe (2085), Thomas (1961), Domoulin (1774), Roglic (1709), Pinot (1696) e Van Avermaet (1639). Fra gli italian meglio piazzati ci sono Colbrelli (21°), Pozzovivo (23°), Moscon (32°), Ulissi (57°), Pasqualon (65°), Formolo (70°), Nibali (71°), Caruso (75°), Canola (87°), Trentin (92°), Visconti (94°) Belletti (95°).
CLAUDIO ALMANZI