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Bistrot Sivori, martedì 29 Alfonso Lucifredi dialoga con Francesco Molinelli

Bistrot Sivori Martedì 29 Alfonso Lucifredi dialoga con Francesco Molinelli, ore 18.30 Presentazione del libro "TROPPI"
Bistrot Sivori Martedì 29 Alfonso Lucifredi dialoga con Francesco Molinelli, ore 18.30 Presentazione del libro "TROPPI"

L’evento a Genova: alle ore 18.30 presentazione del libro “Troppi”

Bistrot Sivori di Genova. Martedì 29 Alfonso Lucifredi dialoga con Francesco Molinelli. Salita Santa Caterina 48 r., tel. 010 8995025, presenta in suo nuovo libro “Troppi” (Codice Edizioni 2024) in dialogo con Francesco Molinelli, libraio del Librificio del Borgo che organizza l’appuntamento insieme a Circuito.

Il sottotitolo chiarisce il tema del saggio, pubblicato all’inizio di ottobre: “Conversazioni sulla sovrappopolazione umana e sul futuro del pianeta”.

Nel dibattito su sostenibilità ambientale, esaurimento delle risorse naturali, inquinamento e crisi climatica – in sintesi, sul futuro del pianeta – il nodo centrale è sempre la ricerca dei responsabili e di chi dovrà accollarsi il peso della transizione ecologica.

Quella che però viene esclusa da ogni ragionamento è la radice profonda del problema, la domanda scomoda a cui nessuno sembra voler rispondere: siamo troppi su questo pianeta?

Negli ultimi decenni il tema della sovrappopolazione è stato sì affrontato, ma spesso accompagnato da previsioni catastrofiche e toni apocalittici che hanno stroncato sul nascere la possibilità di impostare un discorso razionale e costruttivo.

Si tratta invece di un argomento delicato, sfaccettato, che presenta risvolti in ogni ambito dell’attività umana (sociale, economico, politico) e talvolta sorprese inaspettate.

Alfonso Lucifredi, genovese, ha quindi deciso di intervistare esperti di discipline diverse e più o meno direttamente riconducibili all’aumento demografico (dalla fisica del clima all’economia, dalla demografia alla medicina, dalla biologia all’agricoltura) per restituire al lettore “Troppi”, uno sguardo lucido su un tema urgente che merita la nostra attenzione.

Il nocciolo della questione sarà domandarsi non se arriveremo a dieci miliardi di persone, dato che con ogni probabilità raggiungeremo questo traguardo, ma come ci arriveremo. Cercando di non lasciare nessuno indietro.