«Bisogna andare oltre la dimensione provinciale. Non possiamo accontentarci del derby, dobbiamo lottare per un obiettivo più grande: essere lì fino alla fine. Perché ci accresce professionalmente, e non parlo dal punto di vista economico. Ma perché così dimostro a me stesso e agli altri che lì posso starci». Le parole di Marco Giampaolo in conferenza sono chiare: quella di Bologna è una gara spartiacque. «È la partita più importante e difficile della stagione – afferma -, per come arriva e per chi affrontiamo. Una squadra forte che da quando è arrivato Mihajlovic ha cambiato pelle. Hanno fatto più punti di noi nelle ultime undici ma noi dobbiamo vincere. Sia noi che loro giochiamo per la vita».
Consapevolezza. C’è un collegamento tra la sfida di domenica scorsa e quella del “Dall’Ara”? «La vittoria nel derby ci deve permettere di sfruttare l’onda lunga – va avanti l’allenatore -. Se domani non facessimo risultato servirebbe a poco. Ormai va visto nello specchietto retrovisore. Il risultato storico? La stracittadina offusca le idee. I numeri non mi sono piaciuti: poco possesso e baricentro troppo basso. In questo triennio la squadra è sempre cresciuta per consapevolezza e maturità ed è questo che si servirà domani».
Spolpare. «I record? È la Sampdoria che deve riscuotere – taglia corto -. Non mi interessano i record personali, se poi non aiutano ad ottenere un grande obiettivo. Le energie? Il fisico d’ora in avanti non conta più niente, è tutto mentale». C’è, infine, un pensiero rivolto alla stampa. «Non parlate di cessioni, di futuro – dice Giampaolo -. Perché avete un altro osso da spolpare: il club. E così facendo in qualche modo mi date una mano, per cause di forza maggiori ovviamente. L’anno scorso di questi tempi era già calciomercato. Spolpate pure quell’osso, spero il presidente venda il più tardi possibile. Così la squadra sarà in pace per giocarsela e fare il meglio».