Non avevano l’autorizzazione per andare a caccia in località Brasile, a Genova Bolzaneto.
Secondo la procura di Genova, che oggi ha chiuso le indagini, per questo motivo, dopo avere ferito a morte il 58enne Flavio Ballatore, il cacciatore Mirko Paraboschi e i suoi due amici scapparono senza chiamare i soccorsi.
L’incidente mortale di caccia risale allo scorso 21 novembre.
Paraboschi, che materialmente sparò il colpo, è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso.
I suoi due compagni di caccia devono rispondere solo di omissione di soccorso.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Paraboschi non aveva le autorizzazioni per cacciare in quella zona, ma aveva comunque organizzato una battuta con i suoi amici.
Si era nascosto dietro un cespuglio mentre gli altri due erano andati avanti per stanare gli animali.
Dopo dieci minuti, aveva sentito un rumore da dietro un cespuglio distante 20 metri.
Dietro la siepe, però, non c’era un cinghiale, ma il 58enne colpito gravemente.
Invece di chiamare i soccorsi, l’indagato aveva avvisato i compagni di quanto successo e tutti e tre erano tornati a casa senza chiamare i soccorsi.
Dall’esame autoptico era emerso che Balladore era morto dopo dieci minuti dal ferimento, un tempo troppo breve che non gli avrebbe comunque lasciato scampo.
La vittima era andata a caccia con il figlio, che aveva trovato il corpo del padre e chiamato i soccorsi.