Gianni Plinio (CasaPound) oggi ha chiesto formalmente, con una nota inviata al sindaco di Genova Marco Bucci, se corrisponda al vero che “i nomadi ospitati nel campo di Bolzaneto verrebbero ricollocati in case prefabbricate nell’area dell’ex deposito Amt a causa dell’avvio dei lavori preliminari per la Gronda autostradale previsti entro l’anno”.
“E’ necessaria la massima chiarezza – ha spiegato Plinio – se effettivamente fosse così, vorremmo sapere se le spese di acquisto e di sistemazione dei prefabbricati siano a carico dei nomadi o del Comune e cioè dei contribuenti genovesi. Altrettanto dicasi per quanto riguarda il pagamento delle diverse utenze.
Nelle più moderne città europee a carico delle municipalità esistono campi per nomadi in transito previo pagamento di una quota per la sosta e non campi definitivi per nomadi stanziali.
Far pagare ai cittadini genovesi, con i tempi difficili che corrono, la presenza stabile di oltre cento nomadi in case prefabbricate sarebbe sommamente iniquo e discriminatorio soprattutto nei confronti di tantissime famiglie italiane sfrattate che da tempo immemorabile attendono, avendone diritto, l’assegnazione di una casa popolare”.