Attenti al lupo. Ora perfino in città. Stamane un giovane carnivoro è stato avvistato mentre si aggirava nei giardini del Centro medico dell’ex ospedale Pastorino di Genova Bolzaneto, che per sicurezza è stato chiuso al pubblico per diversi minuti.
Precisamente, il lupo girava tranquillo nel cortile del Centro diurno per pazienti psichiatrici.
L’allarme è scattato all’alba con una telefonata alla Croce Gialla che svolge il servizio soccorso animali.
La segnalazione è stata poi inviata agli agenti del Nucleo regionale di vigilanza che sono intervenuti e hanno addormentato l’animale sparandogli una dose di sedativo.
Il lupo è stato rinchiuso in gabbia e, dopo che sarà munito di radio-collare, sarà liberato nei boschi dagli agenti regionali.
Nei giorni scorsi altri lupi sono stati avvistati in varie zone delle alture di Genova.
Fra Arenzano e Cogoleto una lupa è stata investita da un veicolo ed è poi è morta dopo alcuni giorni per le ferite riportate nonostante le cure dei veterinari dell’Enpa di Savona.
Nella zona di San Desiderio i lupi hanno sbranato un cane, che è stato assalito e ucciso nel cortile dell’abitazione del proprietario.
Le aggressioni ai cani hanno innescato una polemica, soprattutto fra i cacciatori, che hanno fornito dati molto allarmanti.
“Ringrazio il personale del nucleo di vigilanza faunistico ambientale – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura e vice presidente Alessandro Piana (Lega) – che è intervenuto prontamente questa mattina nell’ex ospedale Pastorino di Bolzaneto, in cui si era introdotto un lupo particolarmente confidente.
L’intervento tempestivo ha permesso di gestire la situazione senza danni e senza particolari problematiche. L’esemplare, un maschio giovane di circa 30 chili, è stato addormentato, munito di radiocollare e trasportato sulle alture per essere liberato nel suo habitat naturale. E’ apparso in buona salute.
Con il radiocollare potremo monitorare i suoi spostamenti e avere una serie di informazioni utili al monitoraggio, come le fonti di attrazione che possiamo così evitare per continuare ad attuare politiche preventive”.