GENOVA. 8 GIU. La Digos genovese ha prelevato e sta analizzando le immagini della telecamera puntata sulle Poste in Spianata Castelletto.
Sono considerate preziose per risalire agli autori dell’allarme per la tanica con 5 litri di liquido infiammabile, pila e fili elettrici ritrovati stamane alle 7,30 da un passante, che ha avvisato il 113.
La sezione Scientifica, invece, sta effettuando i rilievi su congegno elettrico e tanica di benzina.
A Genova alcuni antagonisti, dopo aver deturpato i palazzi storici ed aver tenuto in ostaggio il centro città per un sabato sera, nei giorni scorsi avevano manifestato davanti alle Poste di via Dante e nella notte avevano imbrattato le vetrine di alcuni uffici postali, incluso quello di piazza Cavour.
Ora, per la rudimentale bomba davanti al bancomat delle Poste a Castelletto, la Digos genovese sta indagando a 360 gradi. Tuttavia, gli investigatori non escludono la pista della violenta protesta degli antagonisti di area anarchica.
A Torino nei giorni scorsi era saltato un altro bancomat delle Poste e l’attentato era stato rivendicato dagli antagonisti di area anarchica, che protestano contro la compagnia aerea Mistral Air, del gruppo Poste Italiane, secondo loro “colpevole di deportazione” ossia di trasferire gli immigrati clandestini nei centri di accoglienza e di identificazione.