In merito alla polemica circa la recente delibera di Regione Liguria sollevata da alcune associazioni di animalisti, che prevede vari “bonus” per l’abbattimento di cinghiali selvatici per arginare la peste suina africana in Liguria, dopo la posizione espressa dal deputato ligure Fracesco Bruzzone (Lega) ecco quella del consigliere regionale Paolo Ugolini (M5S).
Bruzzone agli animalisti: Regione Liguria fa il possibile per arginare Psa
“Il cerchio si chiude ha dichiarato Ugolini – i cacciatori ricattano la politica e la politica corre ai ripari. E quello di Federcaccia è stato un vero e proprio ultimatum cui il centrodestra ligure non ha saputo dire no.
Anzi, Regione Liguria e il Commissario straordinario Vincenzo Caputo si confermano non solo proni al volere del mondo venatorio, ma anche inefficaci di fronte all’epidemia di PSA perseverando, come giustamente fanno notare le associazioni animaliste, nella fallimentare politica delle catture e uccisioni tramite gli agenti della Vigilanza Faunistica e le battute tramite i GOT, in sostanza cacciatori, nelle zone di restrizione I e II con dispersione dei cinghiali in altre aree e movimentazione di persone e mezzi, con conseguente espansione delle contaminazioni come confermato dallo stesso assessore alla sanità che giovedì scorso ha ammesso l’avanzamento del fronte epidemico nel levante ligure.
Se finora le doppiette care alla politica regionale non hanno sortito alcun effetto, perché non ascoltare la comunità scientifica che propone da molto tempo interventi alternativi e non cruenti come la sterilizzazione attraverso farmaci immuno-contraccettivi?
Un tentativo andrebbe fatto. Quella di mettere una taglia su femmine e cuccioli pagata con denaro pubblico. Invece, è una barbarie indegna e uno spreco di risorse che potrebbero essere destinate ad altre voci.