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Bonus per casalinghe genovesi, M5S: la destra si tenga mancetta

Mamma con il suo bambino (foto di repertorio)

“La destra si tenga la sua mancetta. La proposta del candidato sindaco di Genova per il centrodestra Pietro Piciocchi va oltre il Medioevo. È peggio del patriarcato. È una visione distopica della società. La destra vuole forse relegare le donne a casa?

Noi non abbiamo bisogno della paghetta per avere figli e crescerli e lo dico da mamma di quattro figlie.

Le donne hanno bisogno di welfare e norme che permettano di godere sia della maternità, sia della possibilità di lavorare e trarne soddisfazione, facendo carriera se lo desiderano.

Le due sfere possono e devono andare di pari passo, ma affinché avvenga serve un amministratore che conosca veramente le esigenze delle famiglie.

Il voucher partorito dalla fantasia maschilista del facente funzione è inoltre una colossale fregatura. Tenendo le mamme a casa, a che cosa servono gli asili nido e un sistema di trasporti efficienti che permetta a mamme e papà di raggiungere le scuole dal luogo di lavoro in tempi decenti senza dover ricorrere a baby-sitter e nonni, per chi ha la fortuna di averli?

In pratica l’amministratore ha una scusa per lavarsene le mani. Il sindaco facente funzione si tenga pure la sua mancetta”.

 Lo ha dichiarato ieri Tiziana Beghin, già capodelegazione a Bruxelles e candidata del M5S alle elezioni comunali di Genova.

Bonus a casalinghe genovesi, FdI: libere di scegliere la famiglia