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Boom di turisti nel 2022 la Liguria si conferma gradita meta

Boom di turisti nel 2022 la Liguria si conferma gradita meta di italiani e stranieri per una partenza col botto 
Boom di turisti nel 2022 la Liguria si conferma gradita meta di italiani e stranieri per una partenza col botto 

Boom di turisti nel 2022 la Liguria si conferma gradita meta di italiani e stranieri per una partenza col botto 

Boom di turisti nel 2022 la Liguria si conferma gradita meta, con il mese di gennaio che, secondo i dati pubblicati lo scorso 25 novembre dall’Osservatorio turistico regionale, ha visto un +182,93% per le presenze e un +222,63% per gli arrivi di turisti italiani e un +223,25% per gli arrivi e un + 293,73% per le presenze di stranieri che, rispetto al 2021, hanno scelto di visitare la nostra splendida Liguria.

Un trend decisamente positivo che si è mantenuto nel corso dei primi mesi dell’anno, con un importante acme ad aprile, quando si è arrivati a un +587,66% di arrivi (+370,26% italiani e +2018,19% stranieri) e a un +470,12% di presenze (+287,38% italiani e +1447,69% stranieri).

Nel secondo trimestre del 2022, inoltre, secondo il portale Liguria Ricerche (la cui analisi è basata sui dati contenuti all’interno del report pubblicato da Regione Liguria in data 26 settembre 2022), il settore turistico ha consolidato la propria ripresa, registrando un aumento sia degli arrivi (+94%) che delle presenze (+95,3%) rispetto allo stesso periodo del 2021, con una permanenza media di 2,8 notti per cliente giunto nelle strutture ricettive.

Nello specifico, l’incremento dei flussi in questo periodo ha interessato maggiormente gli stranieri, di cui è stato registrato un +309,9% per gli arrivi e un +304,3% per le presenze.

Boom di turisti Una dinamica complessivamente positiva anche a livello locale, con un maggior numero di turisti nella provincia spezzina (+133% per gli arrivi e +133,4% per le presenze), a cui sono seguite Genova e Imperia (con percentuali di poco superiore al 100% per entrambi i flussi). Meno significativa, ma comunque importante, la crescita del turismo nel savonese, dove sono stati registrati un +59,6% per gli arrivi e un +67,2% per le presenze.

In linea con i dati del Belpaese, dunque, anche la Liguria quest’anno ha vissuto una decisa ripresa del turismo, in modo particolare nel corso dei primi due trimestri dell’anno.

Probabilmente a causa degli effetti dei rincari e del caro vita che hanno colpito la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, il trend – seppur sempre positivo rispetto agli stessi periodi del 2021 – nel terzo trimestre del 2022 ha purtroppo visto una riduzione rispetto ai primi mesi dell’anno, con una lieve risalita a partire da ottobre. Nel complesso, comunque, il numero di turisti stranieri che nel 2022 ha scelto la Liguria come meta per le proprie vacanze – più o meno brevi – ha superato i 2,1 milioni, toccando un +82% di arrivi e un +73% di presenze.

“Un dato importante – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo. Nonostante i fisiologici rallentamenti rispetto al periodo pre-pandemia, la crisi non ha fermato il turismo. Ed è significativo come, nella scelta delle mete, gli stranieri continuino ad apprezzare in maniera significativa sia le città d’arte che le località di mare, caratteristiche della nostra bella Liguria”.

“I vacanzieri dall’estero – concludono Boeri e Rivarossa – sono strategici per il comparto turistico ligure, soprattutto perché si tratta di visitatori che tradizionalmente hanno un’elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.

In particolare, il consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi tipici, ma anche l’acquisto di cibi di strada o specialità enogastronomiche locali, per molti turisti rappresenta la principale motivazione del viaggio in Liguria e in Italia, unico Paese al mondo che può contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare”.