Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per ricettazione, un 63enne, pluripregiudicato, sospettato di essere l’autore di un borseggio e successivo utilizzo della carta bancomat trafugata.
Dal monitoraggio del fenomeno dei borseggi a bordo degli autobus di linea urbana, personale dei “Falchi” della Squadra Mobile ha posto l’attenzione sulla denuncia di un anziano ultra 85enne, invalido, vittima del borseggio del proprio portafogli a bordo dell’autobus della linea 48 – che serve la zona Marassi/Staglieno – a cui il presunto autore del delitto avrebbe sottratto anche la somma di 1.500 euro prelevandoli con la sua carta bancomat.
La tecnica utilizzata, infatti, consiste nel borseggiare persone anziane che, a causa della loro scarsa dimestichezza con gli strumenti elettronici con cui sono costretti a confrontarsi, spesso lasciano un appunto contenente il Pin del bancomat nei loro effetti personali.
Le immagini delle telecamere della banca hanno permesso di individuare il soggetto che, a distanza di una settimana, è stato fermato nella stessa zona.
L’uomo è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto, provvedimento poi convalidato dal GIP, che ha applicato, nei confronti del 63enne, su richiesta della Procura della Repubblica, la misura della Custodia Cautelare in Carcere.
Rimane salva la presunzione di innocenza — in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea — della persona sottoposta ad indagine preliminare, nonché la possibilità per la medesima di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.