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Boss ‘ndrangheta Bonavota preso nella Cattedrale di S. Lorenzo: super latitante

In carcere il prof. del liceo genovese che molestò studentesse nel 2017
Arresto carabinieri (foto di repertorio)

I carabinieri stamane hanno riferito di avere arrestato a Genova Pasquale Bonavota, 49 anni, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del “programma speciale di ricerca” del ministero dell’Interno.

Il boss della ‘ndrangheta è stato preso dopo essere entrato nella Cattedrale di San Lorenzo, mentre stava pregando.

I militari lo hanno seguito per un tratto e poi, una volta dentro la Cattedrale, lo hanno arrestato. Aveva un documento falso. I militari erano sulle sue tracce dal 2021.

Risulta che il boss avesse un covo alle spalle del Centro città di Genova.

Bonavota è stato preso a conclusione di indagini condotte dal Ros e dai Comandi provinciali dei carabinieri di Vibo Valentia e Genova.

Il boss era ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’indagine Rinascita-Scott del Ros, dal gip di Catanzaro.

È ritenuto responsabile di associazione mafiosa come promotore della cosca omonima rientrante nella locale di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio.

Il “clan” di Sant’Onofrio in Calabria avrebbe roccaforti anche a Roma, in Liguria e a Carmagnola, in Piemonte.

Bonavota era l’unico ‘ndranghetista rimasto in stato di latitanza dopo l’esecuzione dell’operazione Rinascita-Scott, che il 19 dicembre 2019 aveva portato all’arresto di 334 soggetti ritenuti appartenenti alle strutture di ‘ndrangheta della provincia vibonese.