Sono sempre più comuni della provincia, ed italiani, che proibiscono petardi e fuochi artificiali rumorosi di fine d’anno.
La Protezione Animali savonese, promotrice da molti anni dei divieti, perché disturbano le persone malate e terrorizzano animali domestici e selvatici con conseguenze spesso mortali, ringrazia i sindaci di Albissola Marina, Altare, Bardineto, Borghetto S. Spirito, Cairo Montenotte, Ceriale, Millesimo e Pietra Ligure (se ve ne sono altri, si scusa per l’omissione) che hanno recentemente deliberato il divieto.
Si terranno invece fuochi artificiali tradizionali la sera di San Silvestro nei comuni di Celle, Finale, Loano, Savona e Vado Ligure, il 30 dicembre a Ceriale ed il primo gennaio ad Alassio e Varazze.
Per i proprietari di animali domestici di questi comuni Enpa pubblica un decalogo per affrontare l’emergenza al meglio; ma suggerisce fondamentalmente di trascorrere la serata con loro e, se possibile, portarseli assieme al veglione, in modo da poterli tranquillizzare quando scoppieranno i botti ed i fuochi di fine d’anno; viceversa tenerli ben chiusi e sotto controllo (soprattutto i gatti di casa abituati alla passeggiata giornaliera), lasciandoli in compagnia di un indumento o un oggetto che riporti l’odore o il ricordo dell’amato proprietario e, per minimizzare l’impatto dei botti, accendere radio o tivù; nei casi più gravi consultarsi col veterinario di fiducia.
Diffonde anche l’estratto delle norme che proibiscono lo scoppio di petardi e fuochi da parte di privati; e ricorda inoltre l’iniziativa del Comune di Ceriale, che grazie alla stretta collaborazione tra il Sindaco Romano, il Vice Sindaco Giordano e i volontari locali dell’Enpa, ha avviato un’articolata campagna di prevenzione.
La Polizia Locale ha visitato ed informato ogni attività che commercia articoli pirotecnici riguardo le pesanti sanzioni penali in caso di vendita a ragazzi di età inferiore a quella prevista per legge; ha inoltre distribuito locandine da esporre in negozi e locali che ricordano l’Ordinanza che vieta l’esplosione di petardi e le relative sanzioni per chi non la osserva, nell’ottica di sensibilizzare prima di sanzionare.
Rimane purtroppo inevitabile il danno che verrà arrecato, sia dai fuochi artificiali “pubblici” che dai petardi e fuochi “privati”, alla fauna selvatica che abita nelle città; ogni primo gennaio i volontari dell’Enpa trovano decine di uccelli morti o ne soccorrono altrettanti ancora vivi, dopo la fuga precipitosa dai posatoi notturni a seguito degli scoppi: sono tortore, passeri, cardellini, storni ma anche gabbiani, colombi, gazze e rapaci diurni e notturni.
L’auspicio della Protezione Animali è quello di non vietare i fuochi artificiali ma consentire solo quelli “moderni”, sempre luminosi ma meno impattanti e più silenziosi, quali droni e fontane luminose, come avvenuto lo scorso anno a Torino e con sempre più frequenza in molte altre città sperando, l’anno prossimo, anche a Savona.