“Stamane mi sono recato all’Irccs Policlinico S. Martino di Genova, dove insieme al direttore generale Salvatore Giuffrida ho visitato l’Unità operativa di Medicina trasfusionale diretta dalla collega Vanessa Agostini, responsabile anche del Centro regionale Sangue e direttrice del dipartimento Diagnostica di laboratorio.
Si tratta di un Centro trasfusionale all’avanguardia, che è sede del Centro unico di qualificazione biologica delle unità di sangue per la Liguria e Centro di produzione di emocomponenti per l’Area metropolitana e il Levante.
Fiore all’occhiello dell’Unità operativa è pure il laboratorio di immunoematologia in biologia molecolare ad elevata specializzazione, fondamentale per la corretta terapia trasfusionale in pazienti complessi, come quelli affetti da anemie congenite tipo le sindromi talassemiche.
I nuovi locali sono stati inaugurati nel settembre 2020 presso il padiglione 64 ‘Fagiolone’ e si caratterizzano per l’accesso controllato solo al personale autorizzato, gli ampi spazi, la distribuzione logica della moderna strumentazione, l’area riservata all’arrivo delle unità di sangue dal territorio e al ritiro degli emocomponenti per gli ospedali esterni.
Emoteche e congelatori sono costantemente monitorati, H24 per 365 giorni all’anno.
Inoltre, nei locali dedicati alle attività cliniche vengono effettuate le procedure di raccolta delle cellule staminali e, più di recente, di linfociti per la produzione delle ‘CAR-T cells’ per pazienti con malattie ematologiche.
La Medicina trasfusionale del S. Martino è accreditata ‘Jacie’ e fa parte del programma trapianti del Policlinico genovese”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.