“Dare attuazione all’ordine del giorno, approvato lo scorso febbraio, con il quale avevamo impegnato la giunta regionale a intervenire presso il Governo per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale.
L’emicrania, infatti, in base ai dati pubblicati dall’Oms, rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante con una prevalenza tre volte maggiore tra le donne.
La legge n. 81 del 14 luglio 2020 prevede disposizioni per tale riconoscimento e l’adozione di un decreto del Ministro della Salute per l’individuazione di progetti finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico dei pazienti declinati nei vari contesti regionali.
L’assessore alla Sanità oggi in consiglio regionale ha risposto in aula all’interrogazione della Lega spiegando, in sintesi, che esistono i Centri cefalee riconosciuti da Regione Liguria in grado di fare anche complessi trattamenti. Il tutto coordinato dal Diar Neuroscienze. Tuttavia, ci sono dei limiti come liste di attesa lunghe e la carenza di personale.
Ringrazio l’assessore e ritengo che si debba spingere sul Diar Neuroscienze per arrivare a realizzare un’efficace Rete Cefalee che possa essere operativa sui territori della Liguria”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.