“La Liguria, in particolare nelle zone della Val Bormida, Sestri Ponente, Riva Trigoso, Spezzino, ha purtroppo registrato un alto numero, con un pesante contributo, di lavoratori esposti all’amianto.
La nocività di questo insieme di minerali, che può causare asbestosi e mesotelioma, ne ha comportato il divieto di utilizzo.
Nel 2018 la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa con il Governo sull’adozione del Protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti all’amianto.
Vista e considerata l’incidenza in Liguria, ho presentato un’interrogazione per conoscere quali iniziative si stanno mettendo in campo al fine di provvedere a quanto prescritto dal Protocollo.
La Liguria ha recepito l’intesa Stato-Regioni e dal 2019 ha avviato diverse attività culminate in una bozza di procedura di gestione delle attività legate alla sorveglianza sanitaria di primo e secondo livello.
I lavori, con l’insorgenza della pandemia da coronavirus, si sono però interrotti per poi riprendere recentemente. In tal senso, l’attivazione del protocollo di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto risulta una delle priorità individuate.
Il mio auspicio è che non venga abbassata la soglia di sorveglianza sanitaria a questo importante problema”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.