Daspo urbano nel Centro storico di Genova e nell’area del Porto antico per “risanare una parte meravigliosa della città che deve attirare più turisti”.
Per ora è solo un’idea, lanciata stamane in Prefettura dall’assessore comunale Stefano Garassino (Lega) e dal sindaco di Genova Marco Bucci durante i lavori del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, che tuttavia è piaciuta a molti.
“L’obiettivo – hanno aggiunto sindaco e assessore – è quello di usare il Daspo urbano in tutto il Centro storico per tenere lontani spacciatori e violenti da un’area che deve essere risanata e fatta conoscere ai turisti. Il prefetto ha condiviso con l’amministrazione comunale l’utilità di avviare una sperimentazione del Daspo urbano con verifiche trimestrali sui risultati”.
Il provvedimento nei confronti di spacciatori, violenti, ambulanti abusivi, mendicanti molesti e “in generale contro chi non rispetta leggi, norme e regole” è stato mutuato dalla normativa sugli stadi e contenuto nella legge Minniti (Pd) sulla sicurezza.
In sostanza, si prevede la possibilità per i sindaci di vietare per 48 ore l’accesso a una determinata area o porzione di città a chi viola le norme contenute nel regolamento comunale. Per chi non rispetta il Daspo c’è una sanzione che, se non pagata, consente l’intervento del questore che può a sua volta emettere un Daspo di allontanamento dal territorio della durata compresa tra sei e dodici mesi.