Il sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci oggi ha depositato in procura il piano di demolizione della pila est del Ponte Morandi. Il procuratore capo Francesco Cozzi lo ha quindi trasmesso alla gip Angela Nutini. Il piano verrà mostrato anche ai periti e ai consulenti per ottenere il via libera per la demolizione definitiva.
Lo ha riferito oggi l’agenzia Ansa.
Il piano complessivo sulla demolizione (moncone est e moncone ovest) non risulta esattamente un progetto esecutivo, ma appare più una procedura ‘design and build’ molto dettagliata per quanto riguarda i lavori che verranno effettuati prima del tempo e più generico per gli altri.
Oltre alla riorganizzazione dei mezzi di cantiere dopo la rinuncia dell’impresa Vernazza (quindi delle maxi gru dell’azienda genovese) c’è un’altra novità. Ossia il probabile utilizzo di esplosivo sulla pila 8 del moncone ovest.
L’uso di esplosivo viene confermato anche sulla parte est, in particolare sulle pile 10 e 11 ovvero quelle che insistono sulle abitazioni.
Un centinaio di appartamenti saranno abbattuti insieme a quella parte di struttura. Per il resto, come già anticipato dal Commissario Bucci, si procederà “con un mix di tecniche di smontaggio meccanico”.
Intanto, riguardo ai possibili “intralci” sui lavori da parte della magistratura genovese, oggi il procuratore Cozzi ha dichiarato: “Se non si demolisce non si potrà andare avanti con l’incidente probatorio. Noi abbiamo tutto l’interesse affinché venga demolito il viadotto. Questo deve essere un messaggio chiaro. Da parte nostra non ci sono ostacoli. Il ritardo nella traduzione della perizia dalla Svizzera non ha comportato alcun slittamento dell’incidente probatorio”.