“Il Commissario puo’ chiedere ogni giorno il dissequestro dei monconi del Ponte Morandi, ma ogni giorno puo’ anche ottenere una risposta negativa. In ogni caso noi oggi non saremmo in grado di far partire immediatamente i lavori perche’ non abbiamo ancora il progetto. Per cui, mentre la giustizia procede il suo corso, noi lavoriamo per definire chi fa il progetto, in che modo, chi paga, in maniera da essere pronti a partire con i lavori due ore dopo il dissequestro del ponte”.
Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci a margine della conferenza stampa di presentazione dell’esito della manifestazione di interesse per la riqualificazione della prima parte del fronte a mare di Levante.
Come si ricorderà, il Tribunale ha dato disposizione ai periti di presentare entro il 5 dicembre le relazioni sui reperti nell’ambito dell’inchiesta sul tragico crollo.
Tuttavia, i periti potrebbero (legittimamente) chiedere anche una proroga e quindi fino a quando non ci sarà il via libera dei magistrati non si potrà cominciare neanche a rendere l’area cantierabile per poi cominciare i lavori di ricostruzione.
“Lavorare tutti insieme – ha aggiunto Bucci – e’ piu’ conveniente dal punto di vista del risultato finale. Finche’ amministratori locali e magistratura lavorano come una squadra unita, otteniamo i risultati che ci siamo prefissati. Se, invece, ci accusiamo l’un l’altro di rallentamenti, non ne usciamo piu’. La storia delle brutte cose che sono state fatte in passato in Italia ce lo insegna. Noi vogliamo lavorare tutti insieme e tutti insieme saremo responsabili del risultato finale”.
Inoltre, Bucci ha spiegato che “dobbiamo essere bravi e metterci una corazza in modo che gli eventuali ricorsi, se ci dovessero essere, non vadano a inficiare i tempi per la ricostruzione. I ricorsi sarebbero comunque un cattivo messaggio. Dire ai genovesi che fermiamo tutto perché ci sono dei problemi, poi sì che i cittadini prenderebbero le barche e andrebbero a Roma”.