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Bucci stronca Letta: si scusi con la Città, il Pd votò contro Decreto Genova

Frecce tricolori sorvolano il nuovo Ponte di Genova

“Il segretario del Pd Enrico Letta chieda ufficialmente scusa alla Città di Genova, ha detto cose che consideriamo assolutamente vergognose. Soprattutto tenendo conto che il Pd è stato il partito più numeroso che ha votato contro il Decreto Genova” scritto e portato in Parlamento dal deputato genovese Edoardo Rixi e dal deputato imperiese Flavio Di Muro.

Lo ha dichiarato stamane il sindaco di Genova Marco Bucci.

In alcune interviste in vista del suo comizio di stasera nel capoluogo ligure, Letta ha accusato Bucci di avere avuto grande visibilità grazie al nuovo Ponte di Genova, quando il merito sarebbe stato del Governo.

“Dopo avere votato contro il Decreto Genova – ha ribadito Bucci – il Pd vuole anche assumersi il merito di avere fatto il lavoro: questi atteggiamenti sono assolutamente inaccettabili, anche se siamo in campagna elettorale, perché la dignità è la dignità e la spina dorsale deve sempre essere mantenuta diritta.

La credibilità bisogna sapersela meritare.

Queste dichiarazioni fanno male non tanto al sottoscritto, quanto alla Città di Genova che si merita ben altro.

Letta ha parlato di sindaci del fare e questo ci rende molto orgogliosi. Tutta la città si è tirata su le maniche con la vicenda del ponte e ha dimostrato cosa vuol dire fare le cose.

Non ho altro da aggiungere, se non un grande dispiacere perché fare campagna elettorale dicendo queste cose è un insulto alle persone della città.

Noi stavamo lavorando quando il segretario del Pd insegnava a Parigi: la cattedra è ancora aperta?”.

“Il Pd, in un momento difficile come l’estate del 2018 – ha spiegato Rixi – è stato l’unico partito a voltare le spalle alla città di Genova. L’unico che ha votato contro il Decreto Genova in Parlamento, l’ha osteggiato e deriso in commissione parlamentare e ha votato in consiglio comunale a Genova contro la demolizione del Ponte Morandi con l’uso dell’esplosivo.

Enrico Letta era a Parigi e non ha seguito la vicenda, ma oggi non gli può essere più essere perdonato il fatto di non essersi informato su come sono andate realmente le cose.

Un leader nazionale come lui non può venire a Genova per mentire cosi spudoratamente. Chieda scusa alla nostra Città”.

“Enrico Letta nel 2018 – ha ribadito Di Muro – non ha seguito l’iter che ha portato dal crollo di Ponte Morandi al Decreto Genova fino alla ricostruzione in tempo record del nuovo viadotto, con una rapidità e una qualità che ha fatto scuola nel mondo.

Il segretario del Pd, evidentemente impreparato sull’argomento, chieda al suo partito come mai ha votato sempre contro il decreto in Parlamento come in consiglio comunale a Genova.

Il Pd ha voltato le spalle alla città nel momento del bisogno.

Io incontro spesso Letta in Transatlantico. Da relatore del Decreto Genova chieda pure a me le cose che il suo partito non gli racconta. Lo aiuterei a non dire più falsità su una situazione che per il capoluogo ligure è una ferita ancora aperta”.