Si è svolto ieri l’incontro pubblico, promosso da Ance Genova e Università degli Studi di Genova DAD, finalizzato ad approfondire il ruolo del BIM negli Appalti Pubblici
Attualmente e, ancor più nel prossimo futuro, assisteremo a rilevanti cambiamenti nei rapporti economici tra il settore privato e la Pubblica Amministrazione. L’innovazione tecnologica e lo sviluppo competitivo del settore delle costruzioni stanno infatti conducendo a una riconfigurazione profonda delle metodologie progettuali e di stesura dei bandi di gara.
“Entro il 2025 tutti gli appalti dovranno adottare metodologie e tecnologie BIM – ha sottolineato Simonetta Cenci, assessore all’Urbanistica del Comune di Genova. Pur essendo consapevoli delle difficoltà che questo passaggio comporta, soprattutto in termini di formazione e adeguamento informatico, il nostro obiettivo è gestire tutto il processo edilizio (progettazione, gare, appalti, esecuzione e manutenzione) attraverso il modello tridimensionale associato a tutte le informazioni possibili sugli elementi edilizi che lo compongono. Grazie agli organizzatori del corso, il primo gruppo di tecnici inizia la formazione, primo impegno da portare avanti.”
Il Building Information Modeling (meglio conosciuto con l’acronimo BIM) è una metodologia operativa utilizzata per ottimizzare la pianificazione, la realizzazione e la gestione delle costruzioni. Tramite il BIM, l’informazione progettuale viene gestita, organizzata e aggiornata digitalmente in un modello virtuale dell’opera che contiene tutti i dati relativi al suo intero ciclo di vita, dal progetto alla costruzione e manutenzione fino alla sua dismissione e demolizione. L’approccio, altamente strategico, consente di valutare le prestazioni di un’opera già dalle prime fasi di sviluppo, tramite il costante coinvolgimento dei vari soggetti interessati alla realizzazione. La previsione, con anticipo, delle necessarie scelte progettuali, porta ad un aumento della produttività e ad una simultanea riduzione dei costi relativi a varianti o incoerenze dal punto di vista del progetto.
Una collaborazione tra mondo del lavoro e della formazione, quella tra Ance Genova (Associazione dei Costruttori Edili della provincia di Genova) e l’Università – DAD (Dipartimento di Architettura e Design), che ha dato vita negli ultimi due anni a una serie di interventi di formazione che ha coperto l’intero processo edilizio, dalla progettazione alla gestione dei processi produttivi. In particolare, il Master universitario di II livello “Il BIM per l’approccio smart al processo edilizio”, promosso da Università di Genova e finanziato da Regione Liguria tramite Fondo Sociale Europeo dal Progetto cofinanziato Programma Operativo Regione Liguria Fondo Sociale Europeo 2014-2020 a valere sull’asse 3 “Istruzione e Formazione” conclusosi lo scorso giugno.
“Un Master – conclude l’arch. Sarah Zotti, vicepresidente di Ance Genova con delega agli Studi, Tecnologia e Innovazione – che ha consentito di formare 20 giovani professionisti esperti in BIM, facendo emergere, nel contempo, la necessità di sensibilizzare la Pubblica Amministrazione a dotarsi di personale tecnico a vari livelli, in grado di poter gestire un’opera pubblica utilizzando la metodologia BIM.
Grazie all’esperienza del Master Ance Genova e Università hanno dunque messo a punto un intervento gratuito di formazione “di base” per i dipendenti della P.A”.
Il corso, presentato in chiusura dell’evento, verrà sviluppato in 4 moduli da svolgersi in un incontro al mese di quattro ore presso la sede dell’Associazione, a partire da febbraio 2020.