“Sbattiamoli in carcere e buttiamo via le chiavi. Sentiamo spesso questa frase, ma in carcere finiscono più spesso i poveri cristi che non possono permettersi una difesa adeguata”.
Lo ha dichiarato oggi in un lunghissimo post su fb il consigliere regionale di minoranza Ferruccio Sansa, a seguito di una visita nel carcere genovese di Marassi, dove la maggioranza dei detenuti risulta di origine straniera.
“Quando sei dentro – ha aggiunto Sansa- vedi soltanto una cosa: uomini. Non ti chiedi se l’uomo che si affaccia dalla cella sia un ladro o un assassino (o se magari sia innocente, potrebbe essere anche questo); non ti interessa sapere che cosa abbiano fatto i due vecchi che giocano a carte nel reparto clinico”.
Poi, in riferimento alla situazione nelle carceri per l’emergenza Covid-19, il consigliere regionale ha sottolineato che attualmente “a Marassi ci sono 684 detenuti, ossia 230 oltre la capienza prevista. Circa la metà è in attesa di giudizio, gli altri sono già condannati.
La direttrice Maria Milano ci ha riferito che ogni nuovo detenuto viene sottoposto a tampone rapido.
I negativi restano comunque per otto giorni in un’area protetta, mentre per i positivi è stata approntata un’apposita sezione.
Oggi ci sono tredici detenuti positivi. In questi mesi si sono contati 11 agenti, un volontario, uno psicologo e un medico contagiati dal coronavirus”.