“In relazione al trasporto di utenti con disabilità motorie, in particolare quelli costretti ad utilizzare carrozzine, i lavoratori del settore extraurbano che operano sulla linea 715 Genova Brignole-Chiavari FS continuano a segnalare alla scrivente varie problematiche legate alla sicurezza precaria delle fermate e ultimamente anche del capolinea di Chiavari.
Per l’ennesima volta abbiamo effettuato un sopralluogo lungo la linea interessata che da Brignole sale per la val Bisagno sino a Bargagli per poi proseguire lungo tutta la val Fontanabuona e raggiunta Carasco si dirige al capolinea di Chiavari FS, che è situato in piazza Madonna dell’ Orto ed è composto da tre stalli per la sosta dei bus, quello riservato alla linea 715 è il numero 1.
Abbiamo rilevato che lungo la banchina di sosta sono presenti barriere architettoniche di vario tipo: marciapiede, alzata pavimentazione del portico e colonne dello stesso e una panchina, nessuno scivolo è presente, l’unico utilizzabile è quello dell’attraversamento pedonale situato pochi metri dopo lo stallo, di conseguenza per effettuare la manovra di salita/discesa di utenza in carrozzina, l’autista deve posizionare il bus con la porta posteriore (dove è situata la pedana) sulle strisce pedonali invadendo l’attraversamento e il muso del bus è addirittura sulla linea di stop all’incrocio con la SS 1 Aurelia.
Una manovra del genere è molto pericolosa sia per l’utenza del bus che per eventuali pedoni o automobilisti che devono transitare in loco.
Oltretutto dopo aver effettuato tale manovra,se si è in partenza destinazione Genova, con il bus in quella posizione secondo il codice della strada si è obbligati a svoltare a destra, invece per uscire dall’incrocio e proseguire in direzione Carasco i colleghi sono costretti a tagliare la corsia di sinistra per immettersi sulla SS 1 Aurelia creando una situazione di potenziale pericolo.
Alla luce di queste constatazioni, chiediamo che vengano effettuate le dovute modifiche strutturali a tutti gli stalli del capolinea in particolare al numero 1, che consistono nella realizzazione di uno scivolo che consenta l’apertura della rampa di carico del bus, in concomitanza della porta posteriore e la rimozione di eventuali panchine o altri impedimenti”.
Lo hanno dichiarato oggi i responsabili del Cub Trasporti Autoferrotranvieri Genova.