Il presidente della FIGC Gravina torna sul tema della ripresa della Serie A facendo il conto economico della sospensione delle competizioni per il Covid.
«Se il calcio non riparte subito, ci sarà un danno irreparabile. Abbiamo già perso 500 milioni di euro. Dobbiamo difendere 100 mila lavoratori, 1,4 milioni di tesserati, 4,7 miliardi di fatturato. Ripartire vuol dire giocare. Il calcio in Italia rappresenta uno straordinario fattore sociale ed economico, un ineguagliabile generatore di entusiasmo. La sua capillare penetrazione nelle diverse comunità dell’Italia lo ha reso elemento di coesione e di sviluppo,un moltiplicatore di passione e uno straordinario volano per l’economia, in grado di affascinare la quotidianità di milioni di italiani molto più di altri settori produttivi del Paese».