Anche il calcio di solo settore giovanile, in provincia della Spezia, scalpitando scruta l’orizzonte cercando d’individuare quello che sarà l’agognato riavvio all’indomani del blocco imposto dalla pandemia. Un esempio è quello del Follo Calcio.
<Non è facile parlare di gestione e soprattutto di programmazione d’un settore giovanile per la prossima annata – sostiene in riguardo il d.g. Piero Rovani – e in generale per il futuro vicino, in quanto siamo ancora in una fase dove l’incertezza regna e le istituzioni non forniscono molte informazioni in merito, almeno per il momento. Capisco che la situazione sia delicata e la pandemia costringa a valutazioni attente e prudenti, come afferro la stessa difficoltà d’emettere delle linee-guida e dei protocolli che rischiano di durare una settimana o poco più, poiché la situazione si modifica rapidamente (e speriamo sempre in netto miglioramento come oggi sembra)…mentre comprendo un pochettino meno una certa tendenza a dimenticare un po’ lo sport di base e in particolare l’attività giovanile>.
Il direttore tecnico follese, Michele Pappalardo, è fiero di quanto in biancoblu ci si sia preoccupati di svolgere in casa sfruttando la tecnologia per mantenere i contatti fra gli allenatori e i giocatori. Ad ogni modo il medesimo lamenta che il campo è un’altra cosa e nel contesto fa difetto la stessa realtà scolastica.
<In effetti la salute non vuol dire solo preservarsi da virus – Rovani conferma – ma è pure fisica e mentale e nei giovani quest’inattività sta rischiando di creare problemi, forse pure traumi, che si potrebbero protrarre. Noi saremo di sicuro dalla parte della salute, nonché rispetteremo scrupolosamente le direttive statali e regionali in merito, ma a 360 gradi e quindi confidiamo in una pronta ripartenza. In quest’ottica stiamo pensando a “stage” e “campus” estivi, magari divisi per annata e aperti a tutti, iscritti del Follo e non; in modo da consentire a bimbi e ragazzi il recupero di parte del tempo perso e prepararli all’inizio della nuova stagione: il tutto agevolato dal nostro ampio e assai attrezzato centro sportivo che ci consentirà di rispettare appunto protocolli e indirizzi che spero siano presto definiti in maniera chiara e attuabile>.
Gran scalpitio, enorme fremito, insomma. Manca “solo” quel “via”.
<La prossima sarà una stagione sportiva importantissima – conclude Piero – in cui non mancheranno sicuramente difficoltà e ove servirà la fattiva collaborazione di tutte le parti coinvolte dalla federazione alle società, dai tecnici ai genitori, fino agli stessi ragazzi. Da parte nostra ci stiamo preparando a dovere e, anzi, speriamo che questa sia un’occasione di riavvio in maniera tale da riportare in primo piano la serenità e lo spirito sportivo-educativo che devono essere propri dell’attività “verde”>.