Finalmente a Savona torna… il Savona.
La storica società biancoblù, che a fine anni ’60 giocò anche in serie B con in campo giocatori del calibro di Beppe Furino (foto sotto), Eugenio Fascetti, Pierino Prati e Glauco Gilardoni, lo scorso anno ha subito l’ennesimo fallimento e fu cancellata dalla mappa calcistica italiana.
Per fortuna, un gruppo di innamorati dei vecchi scriscioni fondarono, non con poca fatica, un nuovo sodalizio denominato Asd Savona Calcio, con a capo uno storico presidente Enzo Grenno.
Strada subito in salita, visto che la Federcalcio intimò immediatamente di cambiare nome, e fu così aggiunto un “Pro” davanti a Savona Calcio”.
In effetti poi arrivò la pandemia, ed il Pro Savona praticamente non scese mai in campo, seppur ammesso direttamente in Prima categoria.
Due giorni fa, finalmente il Pro Savona si è riappropriato del nome storico che da sempre ha il calcio nella città della Campanassa.
Infatti il nome ed il logo erano stati messi all’asta. Asta vinta da Simone Marinelli, vicepresidente del Pro Savona, che dovrebbe anche diventare il numero uno del nuovo sodalizio. Logo e denominazioni sono costati a Marinelli 22mila euro. Adesso la società è a tutti gli effetti ed ufficialmente la discendente del vecchio Savona FBC.
Da fonti vicine alla società, probabilmente Marinelli diverrà presidente, ma Grenno, Mordeglia e D’Ambrosio resteranno saldamente nel Savona FBC.
Ora tocca al Comune dare la mano definitiva al Savona, dando in gestione lo storico stadio “Bacigalupo” agli striscioni, costretti ad emigrare da dodici mesi al “Chittolina” di Vado Ligure.
Insomma, la storia, molto complicata, del Savona FBC riprende, grazie a questo gruppo di grandi sostenitori del calcio rivierasco.
La parola ora ai tifosi, che dovranno dare sostegno alle gare domenicali del Savona FBC al “Bacigalupo”.
FRANCO RICCIARDI