Di piede, di testa, in acrobazia, dal dischetto o per un autogol. Per abilità o un colpo di… fortuna. 1154 sono stati i gol segnati dalle 20 squadre. Una cifra che in Serie A TIM non veniva toccata da settantanni.
Attacchi atomici, difese allegre o effetto dei (mancati) filtri a protezione? La risposta, spesso, si trova nel territorio di mezzo. Resta questo numero da capogiro che attesta l’evoluzione, anche tattica, di un campionato che in passato era famoso per il catenaccio prima di darsi una vocazione più offensiva e, forse, spettacolare.
Soltanto nelle stagioni 1949/50 (1265), 1947/48 (1200) e 1950/51 (1192) ne vennero realizzati di più. Una girandola di palloni nel sacco alimentata da 279 marcatori per una media di tre reti a partita. Statistiche che impazzano su ordinate e ascisse. Oltre 400 gol sono stati segnati dalla ripresa dopo il lockdown.
Un ex Genoa, Ciro Immobile, ha vinto la Scarpa d’Oro con 36 gol. Negli ultimi dieci anni era stata appannaggio del trittico Messi-Ronaldo-Suarez. Il Grifone ne ha segnati 47. E’ il quinto miglior bottino dalla stagione 2007/08: quella del ritorno in Serie A TIM.