Levanto – Per la propria direzione generale, con vista alla nuova stagione sportiva, il Levanto gioca la “carta interna”. Non solo fiducia per la bontà del lavoro svolto da direttore sportivo del settore giovanile biancoceleste, quindi, ma (proprio in ragione di quest’ultima) anche promozione di Raffaele Sassarini a “dg” dell’intera società.
Del resto sangue calcistico non può mentire, si tratta difatti del nipote di quell’Antonio a lungo nello staff tecnico dello Spezia e oggi a sua volta nei ranghi tecnici del “vivaio” levantese, a suo tempo valido difensore in Serie B e C. E suo padre, Euro, scrive di calcio da giornalista da tempo immemorabile.
Pronto per la nuova qualifica e le conseguenti nuove mansioni?
<Anzitutto devo ringraziare il Levanto, per questo riconoscimento che mi attribuisce, assegnandomi carica e funzioni più generali e ancora più importanti. Il proposito adesso è quello di proseguire nel segno della continuità, in fondo se mi hanno promosso vuol dire che il settore giovanile stava andando bene, la stessa Prima squadra dopo aver smaltito un iniziale periodo d’ “ambientamento” alla nuova dimensione all’indomani della salita dalla 1.a Categoria…stava conducendo un soddisfacente campionato di Promozione: dove la città appunto mancava da tantissimi anni. Successivamente come sappiamo la pandemia ha fermato tutto>.
La politica che dobbiamo aspettarci ?
<I levantesi a Levanto; probabilmente può essere il motto che dovrebbe orientarci nel prossimo futuro. Vogliamo cioè che la nostra società sia lo sbocco sportivo ideale per i ragazzi della zona, nonché offrire loro una situazione che li invogli a rimanere da noi sino alla fine, con capitolo conclusivo la nostra Prima squadra. Poi è chiaro che, se ci fosse la possibilità di accasare un nostro ragazzo presso qualche club professionistico, saremmo i primi ad esserne felici e ad agevolare il trasferimento. Inoltre non intendiamo trascurare, sia chiaro, la crescita umana del giovane>.
Ma ivi, non c’è un po’ troppa concentrazione sui ranghi “verdi”, magari proprio perché il nuovo “diggì” arriva da lì ?
No. Obiettivo assolutamente non secondario è senza dubbio quello di rimanere in Promozione, ci mancherebbe, dopo tutto il tempo e la fatica che è costato tornare a questi livelli.