“Per dare una data” per la ripresa della Serie A “serve qualche garanzia in più che al momento, da quanto mi è stato detto, non c’è”: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha confermato l’incertezza sulla ripresa del campionato del calcio rispondendo a una domanda nella conferenza stampa sulle prossime riaperture dopo il ‘lockdown’ per il coronavirus.
Il premier ha ribadito che da lunedì saranno di nuovo possibili “gli allenamenti degli sport di squadra, quindi anche il calcio”, e ha osservato che sul ritorno della serie A “ci sono tante sollecitazioni”, una chiara allusione anche alla data del 13 giugno indicata dalla Federcalcio. “Il ministro Spadafora è molto responsabile”, ha assicurato Conte, “è necessario che si realizzino le condizioni per una ripresa in massima sicurezza”.
Proprio il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha ricordato di aver risposto “in modo duro al mondo del calcio perché pretendevano una data certa non oggi, che sarebbe legittimo, ma tre-quattro settimane fa con gli ospedali pieni”. “Quello che ho trovato inopportuno è che sembrava il calcio dovesse andare avanti comunque”, ha spiegato, “si sono fermate le Olimpiadi signori. Ora se ci sono le condizioni bisogna riprendere, ma facendo le cose per gradi. Se i dati ci conforteranno sicuramente riprenderanno anche i campionati di calcio come delle altre discipline sportive. Nessuno ha però la certezza di come si possa ripartire nel modo migliore. Inviterei un po’ tutti a fare meno i fenomeni. Ricevo molti messaggi sui social di calciatori che cercano di esprimere le loro preoccupazioni”.