Sulle dimissioni “Giorgia Meloni non puo’ dire decida Giovanni Toti perche’ loro governano la Liguria. E bisogna vedere se sono in condizioni di governare la Liguria”. E questo “a prescindere dalle cose che Toti ha fatto o non ha fatto”.
Lo ha dichiarato stamane il leader di Azione Carlo Calenda, intervenuto al 53esimo convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria all’Hotel Excelsior Palace di Rapallo, commentando il caso politico-giudiziario che ha coinvolto il governatore ligure.
Calenda non ha fatto però cenno alla mozione di sfiducia nei confronti di Giovanni Toti che sarà discussa martedì prossimo in aula.
Il documento è stato depositato tre giorni fa con la firma di tutti i capigruppo di minoranza (M5S, PD, Lista Sansa, Linea Condivisa), tranne quella del consigliere regionale Pippo Rossetti (ex Pd confluito in Azione): “Non ho sottoscritto la mozione di sfiducia a Toti, ma voterò a favore insieme ai colleghi di minoranza”.
“Noi – ha aggiunto Calenda – non chiediamo mai le dimissioni per le inchieste, questo perche’ il 50% finiscono in assoluzioni. Pero’ c’e’ una questione che la maggioranza si deve porre ed e’ se la Liguria puo’ andare avanti senza un governatore. Questo e’ un dato politico, che non tocca la questione delle inchieste e sta alla maggioranza definire.
Noi abbiamo presentato un disegno di legge che vieta a chi deve decidere di una concessione di ricevere finanziamenti dal concessionario, ma dobbiamo rendere questa cosa non legale altrimenti diventa molto difficile. Alla politica spetta fare in modo che non ci siano conflitti di interesse, non commentare le inchieste”.