Stamane al policlinico San Martino di Genova sono stati espiantati gli organi di Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante morta dopo aver ricevuto la vaccinazione con AstraZeneca lo scorso 25 maggio durante l’open day vaccinale per over 18.
Risulta che il fegato (uno dei cinque organi espiantati) sia già stato affidato alla staffetta partita per l’ospedale di Niguarda a Milano. Mentre i polmoni andranno a Torino, il cuore a Padova e i reni resteranno a Genova.
Secondo quanto riferito, gli psicologi messi a disposizione dal policlinico genovese stanno assistendo i genitori e le equipe mediche che hanno operato Camilla.
“Un gesto ammirevole, un grande gesto d’amore da parte dei genitori – ha dichiarato il direttore generale del San Martino – che hanno appena perso una bimba e mentre metabolizzano questa tragedia. Riescono a pensare agli altri, a persone che adesso potranno continuare a vivere. E’ ammirevole quello che hanno fatto, è ammirevole dare la vita ad altre persone”.
Gli organi espiantati sono stati messi nella disponibilità del Centro nazionale trapianti.
La giovane era stata vaccinata a Chiavari con il vaccino anti Covid di AstraZeneca il 25 maggio nell’open day per over 18, poi aveva accusato dei malori e la corsa al San Martino.
Qui gli era stato rilevato un trombo, aveva subito due operazioni al seno cavernoso per la rimozione del trombo e ridurre la pressione intracranica. Ieri, 10 maggio, dopo un peggioramento e il sopraggiungere del coma, era deceduta.
L’ospedale ha avviato tutti i protocolli per comprendere se esista una relazione tra i malori accusati, la morte e la somministrazione del vaccino.
Nel frattempo la procura di Genova ha cambiato il fascicolo dell’inchiesta trasformandola in “reato di omicidio colposo”, mentre sul corpo della giovane verrà eseguita l’autopsia.
Per ora una decisione definitiva su Astrazeneca ancora non c’è. Il Nelle prossime il Cts dovrebbe valutare se e come proseguire le vaccinazioni anti Covid con questo vaccino. Mentre, per il momento, è arrivata solo la conferma di una indicativa “raccomandazione per gli Over 60”.