Dopo la giornata di ieri che è stata caratterizzata da vari blocchi che sono stati documentati sui social, in particolare Telegram, ma per nulla sui network nazionali, che, anzi hanno parlato di flop, prosegue anche oggi la protesta sulle autostrade contro l’obbligo del Green pass ad opera dei camionisti e di semplici cittadini che sono entrati in autostrada con le proprie auto.
La forma di protesta è semplice, non organizzata e non violenta. Chi vuole protestare entra in autostrada, poi tramite i canali Telegram o tramite, un’app della “Midland” (una specie di vecchio baracchino ma in digitale) si incontra con altre persone e dà il via alla protesta. L’intenzione è quella di rallentare il traffico marciando affiancati sulle corsie disponibili alla massima velocità di 60 km/h. per circa 15 minuti fino a mezz’ora, mantenendo le quattro frecce accese ed un drappo, un gilet catarifrangente di soccorso o una bandiera italiana per farsi riconoscere. I camion, invece, appendono alcuni striscioni ai cassoni, una forma di contestazione contro il Green pass.
In pratica la protesta dei camionisti avrebbe la finalità di creare un tappo per la circolazione per bloccarla o creare disagio.
Ieri i rallentamenti sono stati diversi e sono stati condivisi sui gruppi di Telegram dove compaiono numerosi video e fotografie dei “picchetti” in corso, con inviti a creare altri blocchi nelle autostrade ancora libere.
Le regioni dove c’è stata maggiore protesta sono state la Lombardia sulla A4 e nel Veneto, ma anche in Piemonte; Emilia, intorno a Bologna, nelle Marche e in Toscana.
Nella serata di ieri, come testimonia un video, intorno alle 21, si sono generate code chilometriche sul grande raccordo anulare, a Roma.
Secondo quanto si legge sui canali Telegram si tratta di una mobilitazione spontanea, apolitica e slegata dalle associazioni di categoria del settore trasporti.
Questa mattina alle 7 l’A4, intorno a Milano presentava già delle problematiche (video allegato). C’è chi sostiene, invece, che il traffico sia nella norma con la presenza di cantieri autostradali.