Dopo solo due settimane dalla firma del decreto, da parte del Commissario per l’emergenza Giovanni Toti, che consente alle amministrazioni e alle società controllate da Comune e Regione di assumere nuovo personale per far fronte alle necessità conseguenti all’evento del crollo del ponte, Amiu assume 30 nuovi operatori ecologici.
Lo ha riferito oggi il Comune di Genova.
I nuovi lavoratori (tra loro 5 donne e 25 uomini) entrano in organico grazie proprio allo stanziamento economico previsto dal decreto. Saranno operativi da subito in Valpolcevera e nelle zone coinvolte più direttamente dal crollo del Ponte Morandi.
“Grazie al decreto – ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora – saremo in grado di assicurare un servizio migliore e potenziato soprattutto nelle zone colpite dal crollo del ponte. Ricordo che da subito l’amministrazione comunale ha fatto fronte all’emergenza, insieme ad Amiu, centuplicando i propri sforzi. Queste nuove assunzioni rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno”.
“Più addetti Amiu per la pulizia delle strade, per l’attività di rimozione e bonifica di mobili e ingombranti e per il potenziamento della raccolta differenziata” ha aggiunto Tiziana Merlino, direttore generale Amiu.
“Il tragico evento del 14 agosto, costato la vita a due dipendenti dell’Azienda – hanno aggiunto i responsabili del Comune di Genova – ha avuto ripercussioni sui servizi e sull’organizzazione di Amiu, rendendo complicata la gestione e il trasporto dei diversi materiali.
Basti ricordare la perdita dell’isola ecologica che prima raccoglieva il 15% di rifiuti ingombranti, mobili ed elettrodomestici della città e dell’area di stoccaggio e lavorazione del legno, situata proprio sotto uno dei piloni del ponte (attuale zona rossa).
Insieme alle nuove aree individuate per la logistica e i servizi operativi, le nuove assunzioni consentiranno fin da subito di far fronte alle necessità della Val Polcevera e delle zone del Ponente genovese conseguenti all’evento del crollo del ponte, in attesa di un completo ritorno alla normalità che si potrà raggiungere con la realizzazione del nuovo viadotto.
Tutti i 30 neo assunti erano disoccupati e facevano parte di una graduatoria aziendale per addetto alla raccolta e allo spazzamento del suolo”.