Due piante di cannabis sativa, quella legale, coltivate in una aiuola di un orto didattico dei Giardini Luzzati, nel Centro storico genovese, hanno innescato la protesta della Lega, dal gruppo in consiglio comunale al municipio, che nelle ultime ore hanno accusato la cooperativa sociale Il Ce.sto, che gestisce l’area del Comune, di “trasmettere un messaggio molto pericoloso anche ai tanti bambini che frequentano l’area, alla faccia di decine di milioni di euro dei contribuenti che ogni anno lo Stato spende in comunicazione contro le droghe”.
“La cannabis non è una pianta ornamentale – ha tuonato il gruppo della Lega in Comune – inaccettabile trovarla nella aiuole pubbliche dell’orto sociale dei giardini Luzzati, anche se si tratta di un tipo di canapa legale”.
La capogruppo Lorella Fontana si è spinta oltre: “La cooperativa Il Cesto che gestisce lo spazio ha superato decisamente i confini dell’accordo col Comune di Genova”.
E il presidente del municipio Centro est Andrea Carratù ha aggiunto: “I Giardini Luzzati, dove nello spazio dell’orto sociale è stata piantata della cannabis sativa, non sono il luogo adatto a una iniziativa che ha il chiaro obiettivo politico di aprire una discussione sulla legalizzazione delle droghe leggere”.
La vicepresidente della cooperativa sociale Il Ce.sto Federica Scibetta ha replicato: “Ancora una volta, l’argomento canapa fa scattare polemiche e tensioni anche se si tratta di piante legali. Vogliamo rassicurare tutti. Le discusse piantine da qui a qualche giorno traslocheranno in un ambiente più consono alla loro natura per poter crescere, come già era previsto. La scelta di esporle consisteva proprio nel sottolineare come intorno a questa pianta-tabù, progressivamente demonizzata dalla nostra società sia il caso di aprire un dibattito serio e costruttivo”.