“Nel 2023 il Governo Meloni ha previsto un aumento del 25,15% dei canoni delle concessioni demaniali marittime, frutto della variazione dell’indice Istat. Questo provvedimento rappresenta un colpo mortale per le tante associazioni di pesca sportiva e ricreativa che si trovano davanti all’aumento più elevato mai avvenuto.
Da tempo combattiamo questa battaglia per garantire canoni accessibili a tutti. Anche sul nostro territorio sono presenti numerose realtà senza scopo di lucro che rappresentano un importante presidio sociale e che, con un aumento economico di questo tipo, rischiano di chiudere.
Preservare le associazioni ricreative che promuovono le tradizioni e la socialità è per noi fondamentale. Queste realtà non possono essere messe allo stesso livello di chi fa profitto.
Già nel 2020 avevamo presentato un’interrogazione sugli aumenti dei canoni relativi alle concessioni demaniali senza scopo di lucro presentati da un Governo di orientamento politico diverso da quello attuale e l’allora Assessore Marco Scajola ci diede risposta positiva sostenendo quanto da noi richiesto e cioè un immediato intervento nella Conferenza Stato Regioni per bloccare quell’aumento.
Oggi siamo costretti a richiedere nuovamente un blocco dell’aumento sulle concessioni demaniali senza fini di lucro. Per questo ho presentato un’interrogazione a risposta immediata dove si chiede anche di diminuire o abbattere la percentuale regionale attualmente del 10% sulle concessioni demaniali marittime senza scopo di lucro, dimostrando concretamente, come Regione, un intervento fattivo nei confronti di queste realtà presenti sul nostro territorio.
Nel frattempo, anche a Roma i nostri deputati di riferimento, sono impegnati su questo fronte e si faranno promotori di ulteriori iniziative parlamentari. Per raggiungere questo importante obbiettivo è necessaria l’unità di tutte le forze politiche presenti sul territorio”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea condivisa).