Via ufficiale stamane a Genova, alla presenza tra gli altri del vicepremier Matteo Salvini e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ai lavori del tunnel subportuale, primo in Italia, che verrà realizzato da Autostrade per l’Italia nell’ambito dell’accordo di risarcimento alla città promosso dalla concessionaria dopo il tragico crollo del Ponte Morandi.
All’inaugurazione del cantiere hanno partecipato anche il viceministro genovese del Mit Edoardo Rixi, il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci.
I 3.4 chilometri di tracciato principale, costituito da due gallerie separate, una per direzione di marcia, saranno completati entro agosto 2029.
Circa 900 milioni i costi attualmente preventivati, in rialzo rispetto ai 700 inizialmente stimati. Per coprire l’aumento dei costi, come previsto dall’accordo, Aspi attingerà agli aumenti delle tariffe su tutte le tratte in gestione.
Si comincia con la demolizione del capannone Csm, dopo che l’azienda è stata trasferita, per liberare circa 25.000 metri quadrati di aree a San Benigno, dove verrà realizzato l’imbocco a Ovest del tunnel, da cui partiranno gli scavi.
Entrambe le gallerie saranno scavate da ponente a levante, iniziando dalla tratta più a sud. Previste anche alcune opere accessorie, come i nuovi parchi della Lanterna, della Foce e di Carignano, nonché i riempimenti di alcune banchine portuali con i materiali di risulta.
Non si andrà a gara, ma l’assegnazione dei lavori sarà in house, alla controllata Amplia (ex Pavimental).
La circolazione nel tunnel non sarà a pagamento e sarà previsto un limite di velocità di 70 chilometri all’ora.
Le ruspe sono partire stamane, ma non tutto del progetto è ancora definito. Come lo svincolo di via Madre di Dio, che dovrebbe collegare il tunnel al centro città. Per la sua realizzazione è previsto, infatti, un parziale abbattimento della Sopraelevata.
Il sindaco Marco Bucci, tuttavia, ha sostenuto che prima entrerà in funzione il tunnel subportuale, nel suo complesso, poi, nel prossimo ciclo amministrativo, si deciderà il futuro della Sopraelevata.
In altre parole, il progetto dello svincolo di via Madre di Dio deve cambiare.
I responsabili di Aspi hanno stimato che con la nuova infrastruttura si potrà risparmiare un milione di ore di viaggio all’anno.