Il Senato degli Stati Uniti d’America ieri sera (ora italiana) ha assolto il presidente uscente Donald Trump anche nel secondo processo d’impeachment, nel quale era stato accusato di istigazione all’assalto di Capitol Hill.
Alla manifestazione di Washington avevano partecipato decine di migliaia di elettori, che avevano denunciato i brogli del voto Usa a favore di Joe Biden.
Alcune centinaia, poi, erano entrati nel Palazzo del Congresso.
Una manifestante disarmata, Ashli Babbit, veterana dell’Aeronautica militare, era stata uccisa dal colpo di pistola sparato da un poliziotto che non è stato arrestato, ma solo posto in congedo. In questo caso, inoltre, gli inquirenti che indagano sul caso non hanno informato i media del suo nome.
Per la condanna di Trump erano necessari 67 voti, ossia i due terzi dei 100 senatori. I sì sono stati 57, di cui sette repubblicani che hanno tradito il presidente uscente e ora rischiano l’espulsione. I no sono stati 43.
“L’ennesima fase della più grande caccia alle streghe nella storia del nostro Paese è finita” ha dichiarato Trump subito dopo la votazione in Senato.
Inoltre, ha ringraziato i senatori repubblicani e i suoi legali difensori che “si sono battuti con orgoglio per la Costituzione che tutti noi veneriamo e per i sacri principi legali nel cuore del nostro Paese”.
Quindi si è rivolto ai suoi sostenitori: “Il nostro storico, patriottico e bellissimo movimento ‘Make America Great Again’ è appena cominciato. Nei prossimi mesi avrò molto da condividere con voi. Non vedo l’ora di continuare il nostro incredibile viaggio insieme per conseguire la grandezza americana per tutti”.