“È essenziale quest’anno più che mai dare alla struttura della scuola
pubblica italiana tutta la forza necessaria a fare il miglior lavoro
possibile. Non solo perché così dovrebbe essere sempre, ma anche perché
dobbiamo risanare la ferita che il coronavirus ha inferto a tutto
l’insegnamento di quest’anno”.
Lo ha dichiarato oggi la capogruppo regionale Alice Salvatore (ilBuonsenso).
“Pur lodando – ha aggiunto Salvatore – lo sforzo e l’abnegazione che insegnanti e non docenti
hanno proferito nel far continuare in modo corretto l’anno scolastico
pare più che evidente che su questa ultima parte dell’anno gravi una
serie di palesi mancanze.
L’annosa questione della stabilizzazione dei precari ora ha un valore
ancora più accentuato di prima. Come indicato da tutte le sigle
sindacali e dai docenti stessi è importante che il governo non sprechi
ulteriore tempo e ponga in essere un piano di assunzioni tramite
concorsi per soli titoli con un’ assunzione prova in servizio. Questa
metodologia più concorsi semplificati dovrebbero dare modo a tutta la
struttura scolastica di procurarsi ciò di cui ha bisogno sotto
l’aspetto dell’insegnamento a partire già all’inizio di settembre.
È ampiamente noto che tutti gli anni i precari vengono chiamati
tramite vari concorsi successivamente all’inizio dell’anno scolastico
arrivando così ad essere presenti, se le cose vanno bene, a fine
settembre primi di ottobre quando la scuola è iniziata da parecchio.
Ma questo settembre prossimo già avremo dei problemi per riprendere le
fila di ciò che è stato interrotto dal coronavirus . Inoltre avremo
anche una serie di regole mai messe in atto nella scuola italiana per
consentire la ripresa delle lezioni in piena sicurezza sanitaria.
Tutte queste metodologie dovute e necessarie è però chiaro che
recheranno ulteriore carico di lavoro e complessità logistiche da chi
deve farle rispettare in moltissimi plessi scolastici.
L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno ora è la mancanza di figure
professionali adeguate in un sistema che dovrà vedersela per la prima
volta con comportamenti di prevenzione d’igiene mai messi in atto.
A prescindere comunque dalla situazione sanitaria la stabilizzazione
dei precari è qualcosa che andrebbe fatto da qualsiasi Stato serio.
Ancora oggi non possiamo essere fieri di trovarci con bravissimi
insegnanti precari che sono in questa situazione da ben 10 anni e
insegnano costantemente con la spada di Damocle sulla testa e non
riescono in questo modo a creare una propria vita sicura e stabile per
loro e la loro famiglia.
Possiamo anche utilizzare l’emergenza a cui dovremo far fronte a
settembre come scusa per poter finalmente dare invece ciò che
l’insegnamento avrebbe bisogno in modo naturale e costante un
sostentamento economico di tutto il settore. Invece governo dopo
governo vediamo depauperare e indebolire la scuola pubblica.
In ogni società moderna l’insegnamento di ogni ordine e grado è
qualcosa su cui fondare il futuro nostro e dei nostri figli e aiuta a
dare competitività in tutti i settori di sviluppo e ricerca. Un
settore che da sempre ci viene sottratto da nazioni più lungimiranti
che impegnano forti investimenti su tutto l’arco scolastico.
Non sarebbe quindi necessaria nessuna emergenza sanitaria per avere
ciò che sarebbe normale avere ma vista la situazione e visto chi ci
governa negli ultimi decenni possiamo prendere la palla al balzo
quest’anno per mettere almeno la parola fine a questo ignobile gioco
sulle vite di tanti lavoratori italiani.
Si deve chiudere questo continuo gioco sulla pelle dei precari e
stabilizzare tutte quelle persone che da anni si dedicano
all’insegnamento e allo sviluppo della nostra società e portano avanti
uno dei tasselli più importanti per la vita di tutti i nostri giovani”.