GENOVA. 15 DIC. Capolungo, anche il comune di Genova contro i giudici. Se la Regione aveva già dichiarato il mese scorso di valutare il ricorso contro la sentenza dei giudici per il ripristino della messa in sicurezza della frana di Capolungo, oggi anche il Comune si è schierato contro la decisione del Tribunale di Genova, che è andata incontro alle richieste delle famiglie sfollate, tra le quali proprio quella di un loro collega magistrato. Un fatto fuori dal comune, finora mai successo per le normali famiglie genovesi sfollate per frane e alluvioni. Tant’è che in Liguria ce ne sono altre fuori casa e senza speranza.
“Siamo convinti – ha detto oggi l’assessore comunale Gianni Crivello – che non è nostra competenza intervenire. Di fronte al dramma di chi ha subito dei danni ingentissimi ed è ancora fuori casa, abbiamo la responsabilità di gestire le risorse pubbliche, non possiamo agire senza la certezza sulle competenze ad intervenire”.
L’assessore Crivello ha quindi riferito che l’avvocatura del Comune e la Regione Liguria hanno presentato una istanza di reclamo contro la sentenza del Tribunale di Genova: “Rimaniamo in attesa, ma se verrà confermata la sentenza sarà nostro dovere intervenire”.
“Siamo davanti – ha aggiunto Crivello – a interventi significativi: opere di consolidamento, l’esecuzione di una scogliera in massi naturali ai piedi della frana, un intervento da svariati milioni di euro? Ricordiamoci che il Comune è sempre stato estraneo alla manutenzione delle scogliere”.