Ieri i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Genova hanno arrestato quattro albanesi, tutti abitanti a Genova, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (cocaina).
Questi ultimi arresti costituiscono parte dell’indagine che si è sviluppata su più filoni e che ha portato, in vari momenti, all’arresto in flagranza di reato di 5 spacciatori di droga, all’emissione di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una ai domiciliari, nonché al sequestro di 2,5 chili di cocaina, 400 grammi di mannite, oltre 15mila euro in contanti, una pistola semiautomatica calibro 9×21 con relativo munizionamento (125 colpi).
L’indagine ha quindi permesso di sgominare un sodalizio criminale composto da vari gruppi operanti autonomamente, ma che al bisogno si fornivano reciproca assistenza.
I componenti della banda, per lo più albanesi, gestivano, con ruoli diversi, alcune piazze di spaccio nei quartieri di Sampierdarena, Sestri Ponente e Rivarolo.
Inoltre, alcuni di essi si erano specializzati anche nei furti di gasolio (in particolare a Serra Riccò) grazie ai quali rifornivano le proprie autovetture e con i proventi della vendita finanziavano parte dell’acquisto dello stupefacente.
L’indagine era cominciata nel febbraio 2018 a seguito di servizi mirati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri del Ponente genovese.
La droga arrivava dalla periferia di Milano per poi essere confezionato e venduto su Genova.
La sostanza stupefacente acquistata seguiva poi diversi canali. In parte veniva confezionato in dosi in un box, in parte veniva ben nascosto, all’interno di contenitori di vetro, sulle alture di Bolzaneto, all’interno delle cavità degli alberi di ulivo oppure sottoterra.