Nel 2019 i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Genova hanno proseguito con efficacia l’attività preventiva nell’intera regione incrementando, rispetto all’anno precedente, le verifiche (+92%) agli standard di sicurezza predisposti nei musei, nelle biblioteche e presso gli archivi liguri per prevenire eventuali aggressioni criminali, così come pure i controlli a mercatini e fiere di antiquari (+69%).
Incessante l’attività di controllo e vigilanza alle aree archeologiche, monumentali e paesaggistiche che ha registrato un incremento dei servizi effettuati a tale scopo (+35%).
Più di 5000 sono stati i beni culturali sottoposti ad accertamenti fotografici attraverso la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC di Roma.
Si tratta, principalmente, di opere d’arte poste in vendita da privati attraverso case d’asta o siti internet e beni documentati dall’ufficio esportazione della Soprintendenza di Genova.
L’attività repressiva dei Carabinieri del TPC ligure ha portato alla denuncia di 53 persone (+26% rispetto al 2018), resesi responsabili di violazioni del codice penale e delle norme che tutelano il patrimonio culturale nazionale (Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs 22 gennaio 2014, n.42).
Sedici i denunciati per reati contro il paesaggio mentre i rimanenti risultano aver ricettato beni culturali, violato norme relative alla contraffazione di opere d’arte o riguardanti il settore dei reperti archeologici.
Le attività di polizia giudiziaria hanno consentito di recuperare 79 beni per un valore complessivo stimato in circa 800.000 euro. ù
Più di 2 milioni di euro è il valore stimato di un cantiere sequestrato in area sottoposta a vincolo paesaggistico dove sono state realizzate opere edili abusive.
L’incessante impegno profuso dai militari del Nucleo TPC di Genova, validamente supportato dai carabinieri sul teritorio e dagli altri reparti speciali dell’Arma, ha permesso di esprimere una efficace e coordinata azione preventiva sull’intera regione.
Nell’anno in riferimento si sono verificati solamente 8 furti d’arte di cui 3 in danno di luoghi di culto.
Tra le operazioni di servizio più significative concluse lo scorso anno ci sono i recuperi a Roma e Milano di venti preziose tele rubate nel 2012 a Santa Margherita Ligure e il recupero a Genova dell’importante dipinto raffigurante “Giulia da Varano bambina”, attribuito al protagonista della pittura estense della prima metà del secolo XVI, Dosso Dossi, trafugato nel luglio del 1980 dalla Pinacoteca Civica di Camerino (MC) insieme ad altre dodici opere allora conservate nella Chiesa di San Francesco.
Inoltre, c’è stato il sequestro di una vasta area di cantiere nel comune di Ameglia alla Spezia, sito sottoposto a vincolo paesaggistico, dove sono state eseguite opere abusive.