E’ stato rivendicato dagli anarchici anche l’attentato incendiario nella sede della Marr di Carasco, che il 26 novembre causò alla società leader nella ristorazione di distribuzione alimentare gravi danni. La rivendicazione è stata pubblicata in diversi siti d’area. Ecco il testo.
“Abbiamo dato fuoco ad una decina di mezzi, al capannone e all’impianto di aerazione della Marr di Carasco, azienda che lucra dalla distribuzione del vitto nelle galere di stato. Quella sera sono stati i suoi dirigenti ad ingoiare un boccone amaro. Con questo gesto vogliamo mandare tutta la nostra solidarietà ad Alfredo (Cospito, ndr) attualmente in sciopero della fame a oltranza a causa della sua detenzione sotto regime 41 bis. Se pensano che seppellendo vivo il nostro compagno possano fermare le nostre tensioni si sbagliano di grosso. Si scatenerà soltanto più rabbia e solidarietà”.
A fine novembre era stato rivendicato dagli anarchici il rogo alla sede della Marr di Taggia.
La Direzione distrettuale antimafia dopo l’ultimo rogo ha aperto un fascicolo per incendio doloso aggravato.
Dopo la rivendicazione viene privilegiata la pista anarchica e in particolare la campagna a sostegno dello sciopero della fame di Alfredo Cospito, già condannato per la gambizzazione nel 2012 a Genova di Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo Nucleare.
Nei giorni scorsi i giudici della Corte d’Appello di Torino, che doveva decidere se condannare al carcere ostativo per la fallita strage alla scuola dei carabinieri del cuneese nel 2006, ha trasmesso gli atti alla Consulta.
L’altra settimana tre persone avevano imbrattato l’ingresso del Tribunale di Genova con la vernice rossa e scritte a sostegno di Cospito.